REVOCA LEGITTIMA DELL'AGGIUDICAZIONE: LA RESPONSABILITA' PRECONTRATTUALE DELLA PA SUSSISTE SE SI PROVA UN COMPORTAMENTO CONTRARIO A BUONA FEDE (5)
In linea di principio, secondo la costante giurisprudenza amministrativa, anche in caso di revoca legittima degli atti di aggiudicazione di gara può sussistere responsabilità in capo all'amministrazione che abbia tenuto un comportamento contrario ai canoni di buona fede e correttezza, inducendo le imprese concorrenti a confidare nelle chances di conseguire l'appalto (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, 3 novembre 2023, n. 9494); e ciò anche in ragione del principio per cui le regole di legittimità amministrativa e quelle di correttezza operano su piani distinti, uno relativo alla validità degli atti amministrativi e l'altro concernente invece la responsabilità dell'amministrazione e i connessi obblighi di protezione in favore della controparte (cfr. Consiglio di Stato, Ad. Plen., 29 novembre 2021 n. 21).
In questa direzione, pertanto, non viene in rilievo l'attività provvedimentale dell’Amministrazione (l'esercizio diretto ed immediato del potere) bensì il comportamento (collegato in via indiretta e mediata all'esercizio del potere) complessivamente tenuto dalla Stazione Appaltante nel corso della gara, di modo che rilevano le regole di diritto privato la cui violazione non dà vita ad invalidità provvedimentale, ma a responsabilità; e ciò in quanto anche per l’Amministrazione le regole di correttezza e buona fede, così come per i privati, sono regole di responsabilità (cfr. Consiglio di Stato, sez. V, 3 novembre 2023, n. 9494 che richiama Consiglio di Stato, sez. V, 13 luglio 2020, n. 4514).
In applicazione delle suddette regole di diritto privato spetta a chi agisce in giudizio per il risarcimento del danno da responsabilità precontrattuale dimostrare la sussistenza degli elementi costitutivi dell'illecito, vale a dire il proprio affidamento incolpevole e la lesione di tale affidamento determinata da una condotta contraria ai doveri di correttezza e lealtà della pubblica amministrazione, nonché la lesione della libertà di autodeterminazione, il pregiudizio economico sofferto e il nesso causale tra questi e la condotta scorretta imputata all’Amministrazione secondo i parametri del dolo o della colpa (cfr. Consiglio di Stato, Ad. Plen., 4 maggio 2018, n. 5).
Orbene, nel caso di specie risulta che l’Amministrazione ha legittimamente esercitato il potere di revoca dell’aggiudicazione per sopravvenienze, con conseguente rispetto delle ‘regole di legittimità amministrativa’; mentre, quanto al rispetto delle “regole di correttezza”, la domanda di responsabilità precontrattuale di S.C. è genericamente proposta, mediante sostanziale rinvio all'esposizione in fatto, senza che risulti dimostrata la violazione di regole di correttezza e buona fede che abbia leso il legittimo affidamento della società ricorrente al mantenimento della procedura concorsuale e dell’aggiudicazione della gara.
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