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Pareri Normativi in materia di Appalti Pubblici

QUESITO del 21/02/2023 - RUP PER EDILIZIA SCOLASTICA

Buongiorno. In relazione all'art. 7ter del D.L. 20/2022 che proroga fino al 31.12.2026 i poteri di commissario a sindaci e Presidenti, si chiede di sapere se è comunque necessaria la figura del RUP e, se possibile, quali siano le procedure da seguire. Grazie


QUESITO del 21/02/2023 - REGIME IVA RESTAURO E RISTRUTTURAZIONE

Buongiorno. La Provincia XXX ha in essere una serie di appalti finanziati dalla Regione come quota di cofinanziamento PNRRR su edifici scolastici denominati genericamente "lavori di manutenzione straordinaria". Nella sostanza sono interventi che prevedono una ristrutturazione edilizia per come definita dall'art. 3 lettera d) del DPR 380/2001. In questo caso è applicabile l'IVA agevolata del 10% anche se si tratta di edifici scolastici? Grazie


QUESITO del 06/02/2023 - RUP NELLE SOCIETA' A PARTECIPAZIONE PUBBLICA

Si chiede se una Stazione Appaltante, con forma di società per azioni con partecipazione pubblica, possa nominare come RUP un soggetto esterno: esterno sia alla stessa che ai “soggetti” da cui è partecipata. Il quesito è posto sula base di quanto indicato dall’art. 31 del Codice e dai paragrafi 2.2 e 2.4. delle Linee Guida n. 3 precisano che il RUP deve essere individuato tra i dipendenti di ruolo addetti all’unità organizzativa inquadrati come dirigenti o dipendenti con funzioni direttive o, in caso di carenza in organico della suddetta unità organizzativa, tra i dipendenti in servizio con analoghe caratteristiche e che, nel caso in cui sia individuato un RUP carente dei requisiti richiesti, la Stazione Appaltante affida lo svolgimento delle attività di supporto al RUP ad altri dipendenti in possesso dei requisiti carenti in capo al RUP o, in mancanza, a soggetti esterni aventi le specifiche competenze richieste dal codice e dalle Linee guida, individuati secondo le procedure e con le modalità previste dalla parte II, titolo I e titolo III, sez. II, capo III del Codice. Si ritiene di poter rilevare che la disciplina contenuta nell’art. 31, co. 1 del Codice Appalti fa riferimento alla “struttura della pubblica amministrazione”: la Stazione Appaltante, infatti, deve provvedere alla nomina di un RUP tra i dipendenti dotati del necessario livello di inquadramento giuridico in relazione alla struttura della pubblica amministrazione. L’utilizzo di una terminologia tipica di un’organizzazione pubblica parrebbe, quindi, suggerire che tale disposizione debba essere osservata solo dalle Stazioni Appaltanti qualificabili come pubbliche amministrazioni. Tale circostanza, peraltro, verrebbe confermata dallo stesso art. 31, co. 1 del Codice Appalti che espressamente fa salvo quanto previsto al successivo co. 10, a mente del quale “le stazioni appaltanti che non sono pubbliche amministrazioni e enti pubblici individuano, secondo i propri ordinamenti, uno o più soggetti cui affidare i compiti propri del responsabile del procedimento, limitatamente al rispetto delle norme del presente decreto alla cui osservanza sono tenute”. Sembra potersi, quindi, concludere che la normativa di cui al co. 1 dell’art. 31 del Codice Appalti trova diretta applicazione nei confronti delle sole Stazioni Appaltanti che siano pubbliche amministrazioni ed enti pubblici, riservando, invece, a tutte le altre tipologie di soggetti giuridici la facoltà di individuare il RUP ai sensi del co. 10 dell’art. 31 del Codice Appalti. In caso affermativo si chiede se tale incarico richiede comunque un contratto di lavoro subordinato, seppur a tempo determinato, escludendo altre forme contrattuali (come incarichi professionali o contratti di lavoro autonomo)


QUESITO del 01/02/2023 - RATA DI SALDO E PRESENTAZIONE DELLA RELATIVA GARANZIA

Buongiorno. In relazione alla garanzia per il pagamento della rata di saldo, si chiede se questa sia obbligatoria o se è possibile non presentarla e attendere il pagamento della rata di saldo decorsi due anni dall'emissione del CRE/Collaudo. Poichè nella normativa non abbiamo trovato sostegno a questa ipotesi, abbiamo richiesto la polizza all'appaltatore che ci ha risposto in questi termini " ritengo che la declaratoria dell’art 235 comma 3 sia idonea a dimostrare l’opportunità di attendere l’esecutivita del CRE. Art 235 comma 3- Il decorso del termine fissato dalla legge per il compimento delle operazioni di collaudo, ferme restando le responsabilità eventualmente accertate a carico dell'esecutore dal collaudo stesso, determina l'estinzione di diritto della garanzia fideiussoria relativa alla cauzione di cui al comma 2 Peraltro l’eventuale polizza sarebbe da predisporre secondo lo schema tipo 1.4 del DM 31/2018 del MiSE laddove si ribadisce all’art 2 il termine dell’efficacia in due anni, successivamente ai quali la polizza cessa automaticamente gli effetti ed espressamente non prevede possibilità di proroga." Si chiede, pertanto, di sapere se questa posizione sia accettabile. In questo caso, si apre il problema rispetto alla rendicontazione dei finanziamenti ricevuti che, invece, non ammettono questa possibilità. richiedendo la rendicontazione e riconoscendo i pagamenti avvenuti nel corso di 1/2 anni dall'inizio dei lavori (altro motivo per cui l'ufficio ritiene non accettabile la visione dell'appaltatore). Grazie


QUESITO del 31/01/2023 - Adempimenti relativi alla pari opportunità e inclusione lavorativa nelle procedure finanziate da PNRR e PNC

Buongiorno, abbiamo aggiudicato un appalto di lavori finanziato con fondi PNRR. L'aggiudicatario è un'impresa che occupa un numero di dipendenti superiore a 15 ma inferiore a n. 50 unità. In merito all'applicazione dell'art. 47 del D.L. 77/2021, dovendo richiedere all'Impresa la relazione di genere di cui al comma 3 e la certificazione e relazione di cui al comma 3 bis dello stesso articolo, si chiede se il termine per la presentazione dei suddetti documenti all'Ente è da intendersi entro 6 mesi dalla data di stipula del contratto? Inoltre la certificazione di cui all'art. 17 della Legge n. 68/1999 può essere resa in forma di dichiarazione sostitutiva del legale rappresentante? grazie


QUESITO del 23/01/2023 - REVISIONE DEI PREZZI NEI CONTRATTI DI SERVIZI

Con il rinnovo del CCNL Pulizie, Servizi e Multiservizi, il Ministero del Lavoro, con il decreto direttoriale n. 25 del 6.6.2022, ha fornito le tabelle del costo medio orario per il personale dipendente da imprese di servizi di pulizia, disinfestazione, servizi integrati e multiservizi. L'appaltatore di un servizio di pulizie denuncia quindi un incremento dei costi pari al 10% e chiede di applicare la revisione dei prezzi. Si chiede, pertanto, se tale decreto legittima tale revisione sebbene il contratto in essere sia stato sottoscritto ante entrata in vigore del d.l. 4/2022 e negli atti di gara non è stata prevista alcuna clausola di adeguamento.


QUESITO del 18/01/2023 - ISTANZE ACCESSO FONDI IN ASSENZA DI SAL

Lavori affidati entro il 31.12.2021. SAL emesso a settembre 2022 per lavorazioni effettuate da marzo ad agosto. Non si è potuta utilizzare la piattaforma di luglio perchè il SAL non era stato emesso, ma quella aperta a gennaio prevede solo le lavorazioni da agosto a dicembre. E' possibile recuperare la parte non richiesta? Analogamente noi abbiamo ora lavorazioni effettuate fino a dicembre che, però, non raggiungono l'importo previsto per il SAL. Possiamo emettere un certificato "in deroga" in modo da poter accedere al fondo? Inoltre non abbiamo ben chiaro come recuperare la differenza di prezzi per affidamenti effettuati fino a maggio 2022 Grazie


QUESITO del 17/01/2023 - OPERE DI URBANIZZAZIONE A SCOMPUTO DEGLI ONERI

OGGETTO: Opere di urbanizzazione a scomputo degli oneri – Richiesta di parere   Il presente quesito riguarda le opere di urbanizzazione realizzate dai soggetti privati all’interno di un’area di trasformazione (Piano attuativo), a scomputo degli oneri di urbanizzazione. Nel dettaglio si chiede se siano da includere nel totale dei costi da scomputare anche i seguenti importi: -        costi per spese tecniche -        costi per la sicurezza -        IVA oppure se lo scomputo sia da applicare al mero computo metrico estimativo delle opere.


QUESITO del 11/01/2023 - AVVALIMENTO SOA FRAZIONATO E INCREMENTO DEL QUINTO

Buongiorno con la presente si pone il seguente quesito premesso che il mio cliente è in possesso di Soa Categoria OG1 III BIS - €. 1.500.000,00 + INCREMENTO €. 1.800.000,00 deve partecipare a gara di in OG1 per importo di €. 5.003.030,04 , vuole usufruire dell'istituto d'avvalimento per il raggiungimento dell'importo della stessa categoria OG1 CHIEDO: se è possibile frazionare l'importo "OG1 €. 1.500.000,00 (AUSILIATA)" + €.3.500.000,00 (AUSILIARIA) e se è possibile per l' ausiliata utilizzare l'incremento del 20% sulla propria categoria e classifica posseduta (€. 1.800.000,00) visto che l'istituto dell'avvalimento vieta la possibilità di utilizzare il 20% dell' incremento. grazie buona serata


QUESITO del 10/01/2023 - SANZIONI PER MANCATO ADEMPIMENTO ANAC SULLA TRASPARENZA

Gentilissimi, si chiede un autorevole parere in merito alla tipologia ed entità delle sanzioni in cui si incorre in caso di mancato adempimento degli obblighi di pubblicità previsti dall'art. 1 co. 32 della L. 190/2012 e dal D. Lgs. 33/2013. Il dubbio è nato rispetto al primo adempimento ma si ritiene sia comune ad entrambi. Nello specifico leggendo il comma 32 dell'art. 1 della Legge 190/2012 è riportato che (in caso di inadempimento) "si applica l'articolo 6, comma 11, del codice di cui al decreto legislativo 12 aprile 2006, n. 163" che prevede sanzioni pecuniarie per chi omette in tutto o in parte l'adempimento in parola ovvero provvedimenti disciplinari nel caso in cui il soggetto inadempiente sia una P.A.. Tuttavia, come noto il D.Lgs 163/2006 è stato sostituito dal D.Lgs 50/2016 e ricercando l'articolo che ha sostituito il 6 del vecchio codice lo si è individuato nel 213 che appare contenere aspetti sanzionatori legati all'attività di verifica ex art. 80. Si è quindi passati alla disamina della Delibera n. 39 del 20/01/2016 nella quale all'art. 12 si parla sia di sanzioni ex art. 45 del D.Lgs 33/2013 (di carattere disciplinare) sia di quelle previste (di nuovo) all'art. 6, comma 11 del già soppresso D.Lgs 163/06. In ultima analisi si fa riferimento alle FAQ pubblicate sul sito dell'ANAC (FAQ n. A5 riferita alla Legge n. 190/2012) nella quale si fa riferimento all'art. 46 del D.Lgs 33/2013 ed in particolare alla "valutazione della responsabilità dirigenziale ed eventuale causa di responsabilità per danno di immagine dell'amministrazione". Per quanto precede non è ben chiaro quale sia in definitiva la norma di riferimento e quale sia la tipologia (e l'entità) della sanzione comminata a chi non ottempera agli obblighi di trasparenza di cui all'art. 1 co. 32 della Legge 190/2012 e al D.Lgs 33/2013. Ringranziando in anticipo per l'attenzione che si vorrà prestare a tale richiesta di parere si porgono distinti saluti.


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